LA NOSTRA STORIA
Costituzione
Il 26 marzo 1987 viene costituito il CIB tra le Università di Trieste, Brescia, Milano, Parma, Roma "La Sapienza", Udine e Viterbo "della Tuscia"
RICONOSCIMENTO
Il C.I.B. ha ottenuto il riconoscimento della personalità giuridica con il D.P.R. 18 luglio 1988, pubblicato nella G.U. n. 268 del 15 novembre 1988, dopo un iter preparativo d'alcuni anni promosso dall'Università di Trieste a far data dal 30 maggio 1986
CRESCITA
Hanno successivamente aderito le Università di Bari, Firenze, Genova, Verona (1988), Ferrara, Padova (1989), Catania (1990), Bologna, Urbino (1991), Napoli (1992), Torino, Modena (1995), Perugia (1998), Pavia, Milano Bicocca, Siena (2000), l'Università del Piemonte Orientale "Amedeo Avogadro" e l'Università dell'Insubria (2001)
OGGI
Il C.I.B. oggi è costituito da 20 Università Consorziate 1 Laboratorio Nazionale 136 Unità Operative oltre 1000 ricercatori
Lo scopo del Consorzio è quello di promuovere e coordinare le attività di ricerca scientifica e di trasferimento nel campo delle biotecnologie avanzate nei settori biomedico, agro-alimentare, industriale e farmaceutico, zootecnico-veterinario, ambientale, avvalendosi d'unità di ricerca nelle Università consorziate. Si tratta di una struttura trasversale che ha anche lo scopo di superare le "barriere accademiche", favorendo e stimolando la collaborazione fra gruppi di ricerca d'aree culturali e scientifiche diverse.
Attraverso quest'integrazione e questo scambio diventa possibile promuovere progetti che richiedono competenze complementari e interdisciplinari per la loro realizzazione. Nello stesso tempo, l'afferenza al Consorzio permette di avere una visione d'insieme delle competenze presenti a livello nazionale e dei problemi da affrontare. Attraverso la Banca Dati, infatti, sarà possibile da un lato individuare i gruppi che hanno le competenze per risolvere specifici problemi, dall'altro coordinare l'attività di gruppi anche lontani, concentrando gli sforzi ed evitando inutili sovrapposizioni.
E' particolarmente interessante richiamare, a questo proposito, il parere del Consiglio di Stato (sezione II, n. 242/88, del 23 marzo 1988) il quale sottolinea che "la costituzione del C.I.B. risponde ad una precisa esigenza dello sviluppo delle biotecnologie in Italia ed è importante anche perché lo stesso C.I.B. viene ad assumere funzioni di coordinamento nazionale, in coerenza con i principi della collaborazione universitaria, e con la possibilità di scambi, attraverso la stipulazione di contratti e convenzioni con il C.N.R., con l'E.N.E.A., l'E.N.I. e con altri enti pubblici e privati, nazionali ed internazionali".